Ghetto di Venezia

Il Ghetto di Venezia.

Nella prima metà del 1500 il Senato di Venezia istituisce il primo Ghetto in Europa, per confinare le comunità di fede ebraica in un’isola del sestiere di Cannaregio.

Oltre la cinta di edifici disposti lungo il perimetro limitando il collegamento con Venezia a due soli ponti, una serie di norme regolavano l’interazione della comunità ebraica con quella cattolica prevalente a Venezia.

L’identità del Ghetto di Venezia rispecchia i valori e la tradizioni delle comunità che l’hanno popolato nei secoli:

  • La Nazione Ponentina, originaria della penisola Iberica, residenti principalmente nel Ghetto Vecchio
  • La Nazione Levantina, di origine ottomana residenti principalmente nel Ghetto Novissimo
  • La Nazione Tedesca, composta da ebrei tedeschi e italiani che risiedevano nel Ghetto Novo

Il cuore del Ghetto di Venezia è il Campo del Ghetto, dove si affacciano alcuni dei palazzi più alti della città; l’affollamento era tale da costringere gli architetti a progettarli alti fino ad 8 piani!

Le cinque sinagoghe che si trovano nell’area del Ghetto, rispecchiano le differenti tradizioni delle comunità che l’hanno popolato nella storia, e oggi può essere considerato il più bel complesso sinagogale del mondo.

L’autorità Veneziana non consentiva che gli edifici di culto fossero riconoscibili dall’esterno, quindi gli architetti del tempo concentrarono la loro creatività sugli interni rendendo: la Scola Tedesca, la Scola Canton, la Scola Levantina, la Scola Italiana e quella Spagnola dei veri gioielli.

Tra tutte, 2 di queste si affacciano sul Campo del Ghetto, sareste in grado di capire quali sono le loro finestre?